.“Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido” (Albert Einstein)
Mi presento con questa citazione, a me molto cara, perché quando penso alle persone che quotidianamente incontro nel mio lavoro, mi viene spesso in mente questa frase: il malessere, le difficoltà profonde, i sintomi che non si riescono a gestire, la sofferenza, spesso portano alla sensazione, di “non farcela”, di profonda inadeguatezza, proprio come un pesce che cerca di scalare un albero. Partire da lì, dal comprendere che cosa ci aspettiamo da noi stessi, da quali sono le nostre risorse, dalla consapevolezza che stare male non è colpa e non è sintomo di incapacità è un buon inizio!
Sono una psicologa psicoterapeuta, e il mio sguardo sul malessere psicologico è relazionale: significa che non è mai centrato solo sul singolo, ma si allarga sulle relazioni per lui significative, prima di tutto quelle familiari e sul suo contesto di vita. Ciò non vuol dire che il lavoro terapeutico debba sempre svolgersi con l’intera famiglia, ma, anche nel caso di terapie individuali, la cornice di riferimento rimane più ampia. Nel momento in cui un paziente si rivolge a me, cerco di accompagnarlo nel comprendere l’origine del suo malessere, della sofferenza, a volte molto profonda, e nel rileggere il sintomo o il problema presentato come occasione di cambiamento, offrendo nuovi punti di vista su se stessi, sulle proprie relazioni, e raggiungere una condizione di maggior benessere.
È per me fondamentale aiutare il paziente a vedere, riconoscere e far emergere le proprie risorse perché ciascuno di noi ha risorse di cui, in alcuni momenti particolarmente difficili, non è consapevole o fa fatica a mettere in campo.
Oltre a lavorare privatamente, sono impegnata in un Consultorio Familiare, in un Ente Autorizzato per le Adozioni Internazionali e collaboro con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
La mia passione per gli aspetti relazionali mi ha portato a formarmi anche nella conduzione di gruppi di enrichment familiare, gruppi per coppie e per genitori di ragazzi di diverse età o con situazioni familiari specifiche (adozione, disabilità, etc…).
